Nella storia del cinema, in particolare nel periodo definito "precinema", il prassinoscopio riveste un ruolo cruciale come naturale evoluzione dello zootropio.
Questo dispositivo, inventato dal francese Émile Reynaud nel 1876 e brevettato l’anno successivo, rappresenta un notevole miglioramento nella qualità delle immagini e nell’esperienza visiva.
La sua genialità fu riconosciuta anche all’Exposition Universelle di Parigi del 1878, dove ottenne una menzione speciale.
Cos'è il prassinoscopio e come funziona?
Come lo zootropio, il prassinoscopio utilizza immagini disposte su un cilindro rotante per creare l'illusione del movimento. Tuttavia, introduce un’innovazione significativa: elimina le aperture attraverso cui si osservava il movimento nello zootropio.
Il prassinoscopio è composto da:
- Un cilindro rotante, aperto sulla parte superiore, con 12 immagini disposte sulla superficie interna in sequenza.
- Una serie di specchi centrali, in numero pari alle immagini, posizionati a un angolo di 45° rispetto al cilindro. Gli specchi riflettono le immagini, creando un effetto fluido e coinvolgente di una scena animata.
Grazie a questa configurazione, lo spettatore non deve più "sbirciare" attraverso fessure, ma può osservare l'animazione in modo diretto e ampio.
Questo migliora l’esperienza visiva e allarga il campo visivo, sebbene si possa notare una leggera sfocatura nelle immagini in movimento.
Le varianti del prassinoscopio
Nel corso degli anni, sono state sviluppate diverse varianti del prassinoscopio per adattarlo a diverse esigenze e contesti. Le principali includono:
1. Prassinoscopio giocattolo: Una versione semplificata destinata ai bambini, con un numero ridotto di immagini (da 12 a 8). Sebbene il funzionamento rimanga identico, i soggetti rappresentati sono pensati per il pubblico infantile.
2. Prassinoscopio teatro: In questa variante, il dispositivo combina una scena statica come sfondo con figure in movimento. L’effetto finale ricorda una rappresentazione teatrale animata, aumentando l’impatto visivo.
3. Prassinoscopio da proiezione: Questa evoluzione consente di proiettare le immagini su una parete, sia che si tratti di scene statiche che in movimento. Si tratta di una vera anticipazione del cinema, ponendo le basi per le future tecnologie di proiezione.
Il prassinoscopio nella storia del precinema
Il prassinoscopio non è solo una pietra miliare nella storia del precinema, ma anche un simbolo dell’ingegnosità umana nell’arte dell’animazione.
Ha influenzato profondamente lo sviluppo dei dispositivi ottici che hanno preceduto il cinema moderno, offrendo alle persone dell’epoca un assaggio del futuro intrattenimento visivo.
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