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martedì 11 febbraio 2014

Palla avvelenata, un classico tra i giochi

Palla avvelenata è, tra i giochi per bambini, un classico; per giocare non serve altro che una palla, un buon numero di bambini, qualche cosa su cui far rimbalzare la palla avvelenata (un muro se si è al chiuso, un albero all’aperto, per esempio) e sufficiente spazio a disposizione.

E’ importante che nei pressi non si trovino oggetti delicati o che si possano rompere facilmente perché il lancio del pallone potrebbe inavvertitamente causare danni; possono giocare bambini di tutte le età tuttavia, nel caso in cui siano piuttosto piccoli, per evitare che si facciano male, è consigliabile utilizzare dei palloni di gommapiuma, più delicati rispetto a quelli in cuoio o gomma.


giovedì 12 dicembre 2013

IL LUPO MANGIAFRUTTA

Quando arrivano la primavera e l’estate, i bambini trascorrono sempre più tempo all'aria aperta, tra piccoli parchi dove grandi alberi fanno ombra e regalano frescura, i giochi di un tempo tornano di moda e, piccoli gruppi si raccolgono scegliendo quale è meglio per passare il tempo.

Tra un giro e l’altro sullo scivolo e l’altalena, finiscono così per radunarsi e, dopo una breve conta iniziare e giocare tutti insieme; “lupo mangiafrutta” è tra i più gettonati, è semplice e può essere fatto in qualsiasi momento perché non serve nessun oggetto.

Per prima cosa è necessario scegliere il bambino che farà il lupo quindi, si dovranno far disporre tutti gli altri di fronte a lui; ogni bambino dovrà scegliere che frutto impersonare, si potrà scegliere banana, mela, pera e così via, l’importante è che ognuno ricordi quale ha scelto e non lo faccia sapere al lupo.

Solo dopo questa semplice preparazione entra in scena il lupo che, avvicinandosi a uno dei bambini dovrà iniziare un piccolo e semplice dialogo che non sarà difficile memorizzare.

  • Lupo: Toc-toc.
  • I bambini dovranno rispondere: Chi è?
  • Il lupo: Sono il lupo mangiafrutta
  • I bambini: Che frutto vuoi ?

lunedì 21 ottobre 2013

I giochi vintage: la cerbottana

La cerbottana, da arma offensiva utilizzata nel corso dei secoli, si è trasformata in gioco innocuo e divertente di molti bambini; il secolo scorso, prima dell’avvento delle consolle, era un gioco molto amato, spesso bastava poco o niente per trasformare un semplice foglio di carta arrotolato in una cerbottana e, in mancanza d’altro, a scuola, anche il tubetto della penna (le BIC erano un must), svuotato di punta e inchiostro, diventava un simpatico diversivo per sfuggire alla noia di alcune ore.

A casa però, dove la disponibilità dei materiali era maggiore, ci si poteva sbizzarrire e creare vere e proprie mostruosità per divertirsi con gli amici sparando un po’ di tutto; il massimo erano cerbottane realizzate da più “canne”, perfette per colpire più avversari.

Prima di sbizzarrirsi nella realizzazione di una cerbottana vale la pena di ricordare che più è lunga e stretta e più lontano si potrà “lanciare” il proiettile tuttavia, per evitare di trovarsi con un gioco inutilizzabile, è necessario valutare anche la forza con cui si riesce a soffiare; una cerbottana di quasi un metro, tra le mani di un bambino potrebbe risultare inutilizzabile nel caso in cui avesse una scarsa forza polmonare.

A questo punto basterà munirsi di un cilindro in alluminio o un più economico tubo di quelli utilizzati negli impianti elettrici, l’importante è che sia sufficientemente rigido da rimanere dritto e non piegarsi; il diametro dovrebbe essere attorno ai 12 mm mentre la lunghezza la si potrà regolare a piacimento tramite un seghetto o una buona forbice nel caso di un materiale non molto resistente.

La lunghezza non dovrebbe superare i 120 cm, in generale però la si può decidere in base alle proprie potenzialità. Tagliata a misura, la cerbottana è pronta e non resta che preparare i proiettili; trattandosi di un gioco, sono da evitare le frecce appuntite mentre piccole bacche provenienti da arbusti non nocivi possono tornare utili e risparmiare la “fatica” di doverle realizzare.

Se però non si hanno a disposizione bacche, si potrà rimediare con pezzetti di carta che dovranno esser leggermente bagnati per poter essere appallottolati fino a formare una vera e propria pallina.

In casi estremi, una cannuccia o i materiali utilizzati dagli scolari, fogli arrotolati e fissati con scotch o colla, le classiche penne BIC, costituiranno una valida alternativa che regaleranno momenti di divertimento low cost.

venerdì 16 agosto 2013

Il gioco della campana, lancia, conta e salta.

Il gioco della campana, un gioco delle tradizioni.
Il gioco della campana è un gioco perfetto per fare giocare i bambini all'aria aperta quando le belle giornate si fanno più frequenti ed è possibile passare del tempo all’aperto. 

Questo gioco, perfetto per i bambini,  può essere divertente anche per qualche adulto che voglia fare un tuffo nel passato, si tratta infatti di un'antico gioco tradizionale; se ne sono trovati riferimenti presso gli antichi egizi ed è diffuso in varie forme in tutto il mondo. Nell'Antica Roma veniva chiamato "gioco del claudus", ovvero gioco dello zoppo, perché si saltava su una gamba sola. 

Per potervi giocare è necessario, per prima cosa, tracciare a terra uno schema composto di caselle numerate; adatto per far questo è un gessetto come quello che si utilizza a scuola per scrivere sulla lavagna o in mancanza di questi si può cercare qualche sassolino tenero in grado di lasciare un segno leggibile per terra. 


lunedì 20 maggio 2013

Un gioco all'aria aperta: semaforo rosso, semaforo verde

Quando si hanno ampi spazi a disposizione in casa o si ha la possibilità di passare del tempo all’aperto, magari in un prato, “Semaforo rosso, semaforo verde”, diventa la scusa perfetta, per i più piccoli, per intrattenersi e divertirsi.

Simile a “1,2,3 stella!”, può vedere la partecipazione di persone di ogni età e, come spesso accade, più si è, più ci si diverte.

Ma come si gioca?

La prima cosa da fare è scegliere un bambino che dovrà ricoprire il ruolo del semaforo; nel caso in cui dovessero sorgere piccole liti per svolgere per primi il compito, ci si potrà affidare alla più classica conta.


martedì 7 maggio 2013

Il gioco dei tappi

Ecco un gioco che si faceva tanti anni fa, non un gioco di carte o un gioco da tavolo ma uno di quelli dimenticati che teneva incollati alla “strada” per interi pomeriggi, che lasciava i bambini giocare all’aperto in tutta tranquillità, che dava vita a gare e dispute infuocate: il gioco dei tappi.

Numerose erano le varianti, molte si trasmettevano da un bambino all’altro, mentre altre, venivano inventate di sana pianta, pur di rendere il gioco ancor più originale ed emozionante.

Il bello è che si può giocare anche da soli ma, se ci sono amici disposti a gareggiare, tutto è più divertente, non c’è un numero minimo, chi desidera partecipare, può farlo, l’unica limitazione è il numero dei tappi, è necessario averne per tutti.


martedì 4 dicembre 2012

Regina, reginella quanti passi devo fare.. ?



Regina reginella è uno dei giochi classici per bambini; estremamente divertente, non manca di far sorgere piccole discussioni tra i giocatori che, talvolta, si trovano ad aver da ridire sulle decisioni prese dalla Regina.
Gioco all'aperto, l’ideale è trovarsi in uno spazio molto ampio, perfetto il parco per esempio, e che non vi siano alberi, panchine o altro che possa dar fastidio e creare problemi nello svolgimento del percorso.

Prima di iniziare è necessario delimitare il campo di gioco (anche idealmente, basta decidere quale sarà il punto di partenza e di arrivo) e scegliere una Regina che, anche nel caso in cui partecipassero dei maschi, continuerebbe a mantenere questa denominazione e non si trasformerebbe in Re; per decidere chi ricoprirà questo ruolo, il più importante, qualora si proponessero più volontari, si potrà farlo affidandosi a una conta.

Gli altri bambini verranno chiamati ambasciatori e dovranno disporsi al lato opposto rispetto a quello della “loro” sovrana poi, ogni bambino, a turno dovrà dire: “Regina reginella, quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello con la fede e con l’anello, con la punta del coltello?

A questa domanda la Regina dovrà rispondere ordinando, a sua discrezione, quanti passi fare e indicando un animale la cui andatura dovrà essere copiata; nel caso in cui rispondesse 6 passi da canguro, l’ambasciatore dovrà fare 6 passi saltando. 
A chi toccherà in sorte la formica dovrà fare passi più piccoli, chi il gambero dovrà invece retrocedere, chi il passerotto dovrà fare passetti in punta di piedi, chi il leone balzi più grandi possibili e così via.

Naturalmente la Regina potrebbe favorire le amiche e sfavorire altri, fatto che potrebbe dar vita a recriminazioni perché, in fin dei conti, vincerà la manche chi, per primo arriverà alla Regina; come se non bastasse, se il passo non fosse di suo gradimento, la sovrana potrà decidere di “bocciarlo” e far tornare alla partenza lo sfortunato giocatore, vanificando così gli sforzi compiuti fino a quel momento.

Al termine della manche, si ricomincerà con una nuova Regina, impersonata da chi è arrivato a lei in quella precedente.